La casa e la famiglia di Masaniello by Bartolommeo Capasso

La casa e la famiglia di Masaniello by Bartolommeo Capasso

autore:Bartolommeo Capasso [Capasso, Bartolommeo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Youcanprint
pubblicato: 2019-07-09T22:00:00+00:00


Ebbi in Napoli, ignobil cuna e vile

Fui pien d'ardir, pieno di vizi, in loco

Di tumulti mi trassi. A me simile

Volgo insano commossi; e a poco a poco

Sdegnai me stesso ed il mio stato umile,

Empio eccitando e temerario foco

Ma volendo smagliar le mie ritorte,

Anzichè libertà trovai la morte.

Le quali parole sotto un velo abbastanza trasparente indicano il Capopopolo.

Senonchè la vanità di questa volgare credenza è di per se stessa ad ognuno manifesta. Io per me credo che probabilmente la testa d'un pastore (personaggio da presepe) diè ad un qualche conservatore del Museo di S. Caterina, che aveva il ticchio di far poesie, la materia e l'occasione di comporre quel concetto letterario e morale[308]. Ma può anche supporsi che il popolo minuto di Napoli battezzasse un teschio qualunque, che ivi non saprei dire per quale ragione notavasi, per la testa di Masaniello; proprio al modo istesso come, secondochè leggo altrove nella citata Istruzione, ebbe ferma opinione che un lungo spadone pur anche conservato in quel museo fosse stato maneggiato dal famoso Rinaldo, le cui prodezze allora si cantavano nelle piazze con gran concorso di uditori. I quali, dopo udito il cantastorie stupefatti andavano al museo della Speziaria di S. Caterina a Formello a rimirar come incantati la spada del favoloso eroe[309]. E bisogna dire inoltre che il P. d'Onofrii, autore di quella Istruzione, avvedutosi a tempo della falsa ed erronea attribuzione data a quella testa, nello stesso anno 1791, la ristampò, togliendone soltanto l'articolo della cassettina con la relativa ottava, il che osservò pure nell'altra edizione del 1796. Ma ciò, a quanto pare, non valse a togliere l'inveterato errore; poichè nei magazzini del Museo Nazionale in S. Martino si trova tutt'ora una testa di legno voluta (come si dice nell'Inventario, ma da nessuna creduta) di Masaniello.

Mi resta ora, a far parola di una medaglia, nella quale, si vede il nome e l'effige di Masaniello, fatta di fantasia. Essa fu coniata a quanto pare, nella seconda metà del secolo XVII in Olanda, dove allora era viva e grandissima la fama del Capopopolo di Napoli e delle sue straordinarie vicende, e si traducevano e si pubblicavano, come di sopra accennai, ripetutamente opere sull'argomento. Ed in pruova di ciò, basta soltanto ricordare quel che si narra del celebre Benedetto Spinoza, che, giovanissimo, volle disegnare a penna il ritratto del pescatore napoletano, come allora era rappresentato nelle istorie e nelle incisioni che in quelle contrade si divulgavano[310].

Or la medaglia della grandezza di 70 millimetri ha, da un lato, impressa l'immagine di Masaniello a mezza figura, con baffi e capelli a zazzera e col capo scoverto. È fiancheggiata da due popolani che sorreggono con una mano una corona antica sulla testa di Masaniello, e con l'altra mano si appoggiano agli scudi che hanno a lato.

Sotto il busto, contornato da fregi a cartoccio si legge:

Masaniello vissche [r]

En coninck v. Naples

1647

cioè: Masaniello pescatore e Re di Napoli. 1647[311].

Dall'altro lato si vede il busto di Oliviero Cromwel, fiancheggiato da due guerrieri, in costume antico romano, che con una mano reggono



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.